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L'EFFETTO DELLA BIFURCARIA BIFURCATA NEL TRATTAMENTO DELLA VITILIGINE
La Bifurcaria bifurcata è un’alga che si trova nelle pozze di marea sulle coste rocciose dell’oceano Atlantico e del Mediterraneo occidentale. L’estratto dell’alga è principalmente costituito da alginati di consistenza gelatinosa, ma è anche ricco in micronutrienti essenziali per l’organismo quali ferro, potassio e calcio. Inoltre, contiene diterpeni e polifenoli, utili per le loro caratteristiche antiossidanti.
Nella letteratura scientifica esistono articoli in merito all’uso di estratti di tale alga per le loro proprietà medicinali. Tali estratti presentano caratteristiche immunostimolanti, antinfiammatorie e protettive del sistema nervoso: proprietà che risultano di grande utilità, in particolar modo nel trattamento di alcune malattie autoimmuni come la vitiligine.
Che benefici ha la Bifurcaria bifurcata nel trattamento della vitiligine?
È noto come nei casi di vitiligine vi sia un deficit dell’enzima tirosinasi, enzima chiave nella detossificazione del corpo dai radicali dell’ossigeno. Gli antiossidanti presenti nell’estratto di Bifurcaria bifurcata compensano tale carenza riducendo lo stress ossidativo nel paziente affetto da vitiligine.
Oltre a questo, la presenza di polifenoli ha anche un effetto immunomodulatore: questi principi attivi promuovono la differenziazione dei linfociti T in linfociti T regolatori: questi ultimi hanno il compito di eliminare i linfociti T helper, che diventano attivi per antigeni self, e la loro carenza può causare o aggravare patologie autoimmuni, tra cui anche la vitiligine.
La vitiligine causa anche infiammazione a livello locale nelle zone affette, in quanto i linfociti T anti-melanociti tipici di tale patologia, quando si attivano per uccidere i melanociti, causano il rilascio di citochine proinfiammatorie, causando infiammazione.
Di conseguenza, l’applicazione di estratto di Bifurcaria bifurcata può aiutare anche in tal senso, grazie alla sua azione antinfiammatoria.
Quando usare l'estratto di Bifurcaria bifurcata?
Alla luce di tutti questi vantaggi e del fatto che l’estratto di tale alga non presenta il problema del fastidioso bruciore causato da altri principi attivi antinfiammatori, quali la piperina (estratto di Piper Nigrum), si può concludere che sia un ottimo principio attivo per trattare la vitiligine che si sviluppa in aree particolarmente delicate del corpo, come la pelle delle aree perioculari e peribuccali.
La ricerca Wikenfarma ha selezionato questa importante alga come principio attivo primario della crema VITIwiken viso, studiata appositamente per trattare la vitiligine delle zone più sensibili del corpo, come il viso o anche le zone genitali. La crema è pensata per contrastare l’avanzamento della vitiligine e per stimolare fisiologicamente una sua remissione nelle zone più delicate del corpo nel caso in cui la patologia sia stabile.