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L'IMPORTANZA DELLA QUALITÀ COSMETOLOGICA DELLE LOZIONI GALENICHE NEL PAZIENTE CON DERMATITE SEBORROICA - DR. PAOLO GIGLI

Pubblicato sul Journal of Plastic and Pathology Dermatology (JPD)
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Abstract

Le lozioni galeniche di comune uso in tricologia presentano alcune criticità per il paziente, e questo ne può spesso causare  una ridotta complianza terapeutica.

La tecnica farmaceutica si sta evolvendo sempre di più per rispondere a queste criticità,  che sono: 

– la difficoltà di solubilizzare molti attivi diversi ed a concentrazioni importanti 

– la difficoltà di avere un solvente con un profilo cosmetologico ottimale 

Il solvente presentato in questo articolo è una innovativa miscela di attivi, dermatologicamente testata, che coniuga un  grande potere solvente ad un profilo cosmetologico ideale. Questo permette di massimizzare la complianza anche in  pazienti difficili come possono essere quelli affetti da dermatite seborroica del cuoio capelluto.

Estratto

(…) La soluzione ideale è un nuovo solvente galenico brevettato a base di Acqua, Alcool Etilico a basso grado alcolico, Alcool Isopropilico, PEG 400, Transcutol, Glicerolo ed Acido Lattico.
L’acqua e l’alcool etilico sono ovviamente la base di partenza, poiché trattasi di solventi necessari nella gran parte delle preparazioni galeniche topiche.
Bisognerebbe, tuttavia, adoperare una concentrazione di alcool che sia compresa tra il 50 ed il 60%, in modo da evitare gli indesiderabili problemi di igroscopicità che si vengono a creare in soluzioni ad elevato grado alcolico.
L’alcool isopropilico è necessario come supporto all’alcool etilico per solubilizzare al meglio le sostanze meno polari, come buona parte degli attivi di interesse dermatologico, e che quindi troverebbero difficoltà nell’essere disciolte in semplici soluzioni idroalcoliche di etanolo.
Il PEG400 è di già larghissimo uso in cosmetica poiché è un ottimo emulsionante ed un solvente molto idrofilo, ma anche estremamente versatile, ed è in grado di solvatare sia molecole polari che poco polari: risulta miscibile con l’acqua, con tutti gli alcool, con il benzene e con gli idrocarburi aromatici, mostrando limiti solo nella solvatazione delle paraffine. Queste proprietà chimiche lo rendono il solvente ideale per le soluzioni galeniche, aumentando fortemente la capacità di solubilizzare moltissimi principi attivi senza compromettere il comfort del paziente.

D’altro canto, aggiungendo glicole propilenico si  perderebbe questo vantaggio in quanto irritante e  notoriamente molto viscoso. 

Il Transcutol, che è di comune uso in dermatologia, serve a massimizzare la capacità degli attivi di  penetrare lo strato corneo: essendo una molecola anfifilica (di-etere tra una molecola di etanolo e due  di glicole propilenico che presenta un gruppo  idrossile libero ad una estremità della catena  carboniosa) esso è in grado di coordinarsi con i lipidi  della pelle, alterandone l’organizzazione e creando  degli interstizi maggiormente permeabili ed attraverso cui possono diffondere e penetrare anche le sostanze più polari.  

Il Transcutol è, inoltre, anche utile per aumentare la  solubilità degli attivi meno polari. 

Il Glicerolo è presente allo scopo di idratare la pelle  in virtù delle sue proprietà umettanti, ma anche perché, grazie alle piccole dimensioni molecolari, è  in grado di svolgere azione di enhancer transdermico come il Transcutol, comportando  modifiche all’assetto tridimensionale dei lipidi  cutanei. 

Infine, l’Acido lattico è presente allo scopo di  formare, assieme al suo sale di sodio, una soluzione  tampone, in modo da mantenere il pH della  soluzione il più possibile stabile e vicino a quello  fisiologico del cuoio capelluto (pH circa 4,5-5,5). 

Tale solvente ha dimostrato di solubilizzare Minoxidil fino al 5,5% in associazione cumulativa con  tutti i principi attivi di interesse tricologico come ad  esempio idrocortisone butirrato, finasteride,  progesterone, 17-alfa estradiolo, etc. 

Inoltre, le prove di stabilità a sei mesi, hanno dimostrato che le soluzioni permangono limpide e  cristalline senza nessun tipo di precipitato. Sono stati effettuati anche test in vivo per cui tale solvente può  vantare di essere “dermatologicamente testato”. 

Il nuovo solvente brevettato DryDil semplifica e  velocizza l’allestimento delle preparazioni magistrali  dermatologiche, garantisce un risultato  cosmetologico ottimale e garantisce una maggiore  soddisfazione e adesione alla terapia anche da parte  di pazienti molto difficili, come quelli con dermatite  seborroica del cuoio capelluto.

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