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IL METODO PIÙ EFFICACE PER CONTRASTARE LA CARENZA DI FERRO
Pochi passi per dire addio al ferro basso
Secondo uno studio pubblicato dall’ IRCCS Humanitas, in Italia tre persone su dieci soffrono di carenza di ferro. Gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dimostrano che la carenza di ferro è la più diffusa carenza nutrizionale al mondo: questa colpisce circa 2 miliardi di persone causando, in maniera diretta o trasversale, circa cinquecentomila morti ogni anno.
In molti paesi del mondo, soprattutto in quelli in via di sviluppo, la carenza di ferro è un problema di sanità pubblica ed i soggetti più a rischio sono adolescenti, donne, anziani e bambini; secondo un’indagine de “IlSole24Ore”, in Italia la carenza di ferro è estremamente diffusa: circa il 45% delle donne ed il 23% degli uomini ne soffre, spesso sin dalla tenera età.
Il ferro è un micronutriente indispensabile per l’organismo umano perché è un componente fondamentale dell’emoglobina; inoltre, questo svolge un ruolo cruciale nel trasporto dell’ossigeno alle cellule, permettendo l’ossigenazione di tutti i tessuti e organi del corpo.
Da cosa può essere causata la carenza di ferro?
La carenza di ferro, nota anche come anemia sideropenica, può derivare da diverse cause che si possono distinguere varie categorie:
Scarso apporto di ferro con la dieta:
- L’alimentazione non è un aspetto da sottovalutare, infatti, attraverso una dieta equilibrata è possibile assumere il giusto quantitativo di ferro.
Fattori che riducono l’assorbimento del ferro, come:
- Assunzione di caffè e tè: interferiscono con l’assorbimento del ferro, soprattutto se consumati subito dopo i pasti.
- Alcuni farmaci: antiacidi, antibiotici e lassativi possono ridurre l’assorbimento del ferro.
Oltre a queste due categorie, influiscono anche fattori biologici come:
- Gravidanza e allattamento: il fabbisogno di ferro aumenta durante la gravidanza e l’allattamento.
- Malattie gastrointestinali: celiachia, morbo di Crohn, malattie infiammatorie intestinali possono interferire con l’assorbimento del ferro.
- Acloridria: una condizione che riduce la produzione di acido nello stomaco, necessario per l’assorbimento del ferro.
- Perdite di sangue
- Infanzia: il fabbisogno aumenta durante la crescita.
- Età avanzata: l’assorbimento diminuisce con l’età.
- Sesso: gli uomini hanno generalmente livelli di ferro più alti delle donne.
Tuttavia, a causa dei recenti cambiamenti climatici, vi è un crescente numero di fattori di rischio legati alla situazione ambientale. Ad esempio, le alte temperature aumentano e contribuiscono a generare una situazione di forte stress nel corpo umano; questo tipo di stress è definito “stress da calore”: questa situazione fa sì che aumenti il fabbisogno di ferro da parte dell’organismo e se l’apporto di ferro non è sufficiente a soddisfare l’aumentato fabbisogno, può svilupparsi una carenza di ferro.
Esiste un modo per combatterla?
La carenza di ferro, se non curata, innesca molteplici sintomi lievi, come stanchezza ed affaticamento, pallore, fiato corto, vertigini e cefalea, difficoltà di concentrazione, freddo costante e fragilità di unghie e capelli, mentre le implicazioni più gravi dovute all’anemia sono diverse e potenzialmente serie, soprattutto nel lungo termine.
Oltre ai sintomi già elencati in precedenza, che possono incidere negativamente sulla qualità della vita, ecco alcune delle complicazioni più gravi:
- Una significativa riduzione del numero di globuli rossi e della quantità di emoglobina nel sangue.
- Vertigini e svenimenti
- Depressione e ansia
- Problemi cardiaci: L’anemia grave può causare un ingrossamento del cuore (cardiomiopatia) e aumentare il rischio di insufficienza cardiaca.
- Compromissione del sistema immunitario
- Problemi di sviluppo cognitivo: Nei bambini, la carenza di ferro può causare un ritardo nello sviluppo cognitivo e motorio, problemi di apprendimento e di memoria.
- Complicazioni durante la gravidanza
Per evitare lo sviluppo di questo tipo di anemia è necessario mantenere un’ alimentazione bilanciata e ricca di ferro e, in caso questa non sia sufficiente, è opportuno integrare in maniera specifica, stando però attenti alle controindicazioni dei vari farmaci sul mercato.
Ma come si può REINTEGRARE in maniera SICURA e SPECIFICA?
Per contrastare la carenza di ferro, la ricerca Wikenfarma ha progettato FERTOP, un integratore a base di ferro pirofosfato microincapsulato, che, a differenza dei normali farmaci o integratori, grazie a questa formula ha il vantaggio di essere estremamente sicuro e privo di rischi per la salute.
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