Salute
DA OGGI PUOI DIRE ADDIO
ALL’ ACIDITA’ DI STOMACO!
Indice
Secondo recenti stime, in Italia, circa l’80% della popolazione adulta ha avuto a che fare almeno una volta con dolori legati al bruciore di stomaco; inoltre, le ultime indagini hanno riportato invece un dato alquanto allarmante: 3 persone su 10 soffrono di questo disturbo in maniera cronica.
Quando questo genere di problematica non si limita ad un singolo episodio, allora è più corretto parlare di gastrite, ovvero un’infiammazione della mucosa gastrica, lo strato più interno dello stomaco.
In special modo durante i cambi di stagione (autunno e primavera), questa patologia tende a manifestarsi in maniera più aggressiva: la gastrite, così come molti disturbi dello stomaco e dell’intestino, dipende molto dal cambio di stagione e dalle implicazioni che questo ha sull’organismo. Quando, invece, gli acidi dello stomaco risalgono per l’esofago e causano bruciore e dolori è più corretto parlare di reflusso gastroesofageo.
Ma quali sono le cause di questi disturbi?
Come già accennato in precedenza, la gastrite è un’infiammazione della mucosa dello stomaco e può essere provocata da diversi fattori: alcune cause sono temporanee e risolvibili, mentre altre sono fisiologicamente più croniche. Il reflusso, invece, è un rigurgito di acidi dallo stomaco all’esofago che può causare irritazione delle pareti esofagee. Generalmente, le cause più comuni per la gastrite sono:
- Infezione da Helicobacter pylori
Questa è una delle cause più comuni di gastrite cronica. L’Helicobacter pylori è un batterio che vive nello strato mucoso dello stomaco e può causare un’infiammazione cronica della mucosa.
- Uso prolungato di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o reazione a trattamenti medici
L’uso frequente o prolungato di farmaci come l’aspirina, l’ibuprofene e il naprossene può irritare la mucosa gastrica, riducendo le sostanze che proteggono lo stomaco dall’acido. Alcuni trattamenti, come la radioterapia, possono danneggiare ed assottigliare la mucosa dello stomaco e causare gastrite.
- Stile di vita poco sano
Fattori come l’elevato consumo di alcolici ed il fumo incidono negativamente sulla salute dello stomaco: l’alcol in special modo è altamente irritante per la mucosa e può danneggiarla.
Come in gran parte delle patologie legate all’apparato digerente, l’alimentazione gioca un ruolo cruciale: l’assunzione regolare di cibi troppo piccanti, acidi, grassi o fritti può danneggiare il primo strato interno dello stomaco.
- Stress fisico o emotivo
Stress fisico intenso come, ad esempio, quello dovuto ad un trauma può scatenare una gastrite acuta, chiamata anche gastrite da stress. Anche lo stress emotivo, se prolungato, può aggravare la gastrite o scatenarne i sintomi in persone predisposte.
- Malattie autoimmuni o croniche, infezioni virali o fungine
In alcune situazioni il sistema immunitario può attaccare erroneamente le cellule della mucosa gastrica, causando una forma di gastrite chiamata gastrite autoimmune.
Le infezioni da virus (come il virus dell’herpes simplex) o da funghi, così come condizioni croniche possono colpire anche lo stomaco e causare gastrite.
- Età avanzata
Con l’età, il rivestimento dello stomaco tende ad assottigliarsi e la produzione di acido gastrico può ridursi, aumentando il rischio di gastrite.
Per quanto riguarda il reflusso, invece, generalmente è provocato da un’eccessiva produzione di acido cloridrico e dal funzionamento difettoso della valvola che si trova fra lo stomaco e l’esofago.
Ma come faccio a capire se soffro di disturbi legati all’acidità di stomaco?
Riconoscere i sintomi della gastrite o del reflusso può essere complesso perché possono variare da persona a persona: questi possono essere confusi con altri disturbi gastrointestinali, ma ci sono alcuni segnali comuni che possono aiutarti a capire se soffri di gastrite.
- Dolore o bruciore nella parte alta dell’addome (pirosi): Questo è uno dei sintomi più tipici, spesso descritto come una sensazione di bruciore che può peggiorare dopo i pasti o durante la notte.
- Nausea o vomito: La gastrite può provocare nausea o vomito.
- Sensazione di sazietà precoce: Si può avere la sensazione di essere pieni dopo aver mangiato piccole quantità di cibo.
- Difficoltà nella digestione (dispepsia): Sensazione di pesantezza, gonfiore o malessere generale dopo i pasti.
- Reflusso: Possono verificarsi eruttazioni ripetute e un sapore amaro o acido in bocca.
- Perdita di appetito: In alcuni casi, la gastrite può ridurre l’appetito.
Come posso alleviare i sintomi?
Ci sono diverse strategie e trattamenti per alleviare i sintomi e prevenire l’aggravarsi di gastrite e reflusso gastroesofageo. I rimedi sono vari e disparati e possono essere divisi in “categorie”.
- “Buone abitudini”
- Trattamenti farmacologici
- Rimedi naturali
Per quanto riguarda la prima categoria, è opportuno ricordare che, per quanto le buone abitudini apportino benefici, queste non curano direttamente la patologia, ma impediscono che questa degeneri, contrastandone l’aggravarsi; queste “buone abitudini” consistono in:
- un regime alimentare equilibrato, ricco, se possibile, di alimenti che leniscono lo stomaco (evitando cibi acidi come il caffè, o pesanti da digerire)
- idratazione abbondante e costante
- sonno regolare
- esercizio fisico periodico
- controllare, quando possibile, i livelli di stress
- evitare abiti troppo stretti nella zona dell’addome
Per la seconda categoria, invece, è fondamentale ricordare l’apparato digerente è un sistema delicato, proprio per questo è necessario tenere in considerazione i potenziali effetti collaterali che, spesso, contribuiscono ad aggravare ulteriori situazioni in quiescenza.
I trattamenti farmacologici più comuni includono:
- Antiacido
- Inibitori della pompa protonica (IPP)
- H2-antagonisti
- Antibiotici
I rimedi naturali, pur essendo meno efficaci rispetto ai trattamenti farmacologici, sono privi di controindicazioni ed hanno una forte azione lenitiva rispetto alla gastrite ed i suoi sintomi.
Esiste un prodotto SPECIFICO per contrastare questi fastidiosi sintomi?
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