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In Italia, secondo la Società Italiana di Angiologia, la stasi venosa colpisce circa il 30% delle donne tra i 20 e i 30 anni e l’incidenza di questa patologia aumenta vertiginosamente con l’età: infatti, dopo i 50 anni, la percentuale di donne colpite dalla stasi venosa aumenta fino al 50%, arrivando attorno all’80% verso i 65 anni.
La stasi venosa, o insufficienza venosa, è una condizione in cui il sangue non fluisce correttamente dalle gambe al cuore e, generalmente, può essere causata da una serie di fattori, tra cui vene deboli o danneggiate, coaguli di sangue o ostruzione delle vene.
Le donne sono più predisposte degli uomini a sviluppare questo genere di disturbo, in quanto il loro sistema circolatorio è più soggetto a cambiamenti ormonali che possono influire sul flusso sanguigno.
Inoltre, una vita sedentaria, il fumo, la gravidanza, l’uso di pillole anticoncezionali, ricorrere a terapie ormonali o indossare tacchi particolarmente alti aumentano notevolmente l’insorgere di questa patologia.
Quali sono i sintomi della stasi venosa?
La stasi venosa può manifestarsi con una sintomatologia che può variare da lieve a grave. Solitamente, i primi campanelli d’allarme sono identificabili in:
- Gonfiore alle gambe e alle caviglie
- Dolore, pesantezza o pulsazioni alle gambe
- Gambe stanche e rigide
- Crampi notturni
- Vene varicose
- Pelle secca, pruriginosa o irritata
- Cambiamenti nella pigmentazione della pelle delle gambe e piedi
Se non trattata, la stasi venosa può portare a una serie di sintomi e complicazioni assai più pericolose, visto che agisce prevalentemente sul sistema circolatorio. Alcune delle conseguenze più gravi sono:
- Ulcere venose: si tratta di ferite aperte sulla pelle che si formano in genere nella parte inferiore della gamba. Possono essere difficili da guarire e possono portare a infezioni.
- Dermatite da stasi: questa è una condizione per la quale la pelle diventa estremamente secca ed irritata. Può anche causare la comparsa di inestetismi sulla pelle di tutto il corpo.
- Cambiamenti nella pigmentazione della pelle: può causare la comparsa di macchie marroni o nere sulla pelle. Questo è causato dall’accumulo di prodotti di scarto nel sangue.
- Coaguli di sangue: aumenta il rischio di sviluppare coaguli di sangue nelle vene profonde delle gambe. Questi coaguli di sangue possono essere pericolosi per la vita se si staccano e viaggiano verso i polmoni o il cuore.
C’è un modo per contrastarla?
Come nella maggior parte delle patologie cardio-vascolari, la prevenzione gioca un ruolo chiave nella salvaguardia del benessere venoso; infatti, al fine di evitare l’insorgere della stasi venosa, è opportuno:
- fare esercizio regolarmente, in modo tale da favorire l’afflusso di sangue nelle gambe;
- sarebbe ideale fare qualche pausa in caso ci fossero giornate in cui si sta per molto tempo fermi ed in piedi, oppure a sedere;
- le alte temperature aumentano il processo di vasodilatazione. Lo stretch causato dalle differenze di temperatura, specialmente in persone anziane, danneggia le vene; per questo sarebbe utile prendere le dovute precauzioni durante le stagioni più calde;
- evitare il consumo di sigarette e affini, perché peggiora drasticamente le prestazioni del sistema cardiocircolatorio.
Nel caso in cui la patologia sia già stata diagnosticata, è sempre possibile limitarne i danni attraverso l’alimentazione, attraverso terapie farmacologiche, oppure ricorrendo alla scleroterapia o alla chirurgia.
Tuttavia, è necessario considerare che:
- l’alimentazione, nonostante sia l’alternativa più sana, è quella che spesso dà meno risultati, soprattutto se la stasi venosa è già in stato avanzato;
- le varie terapie farmacologiche possono causare ulteriori effetti collaterali;
- la chirurgia e la scleroterapia, essendo soluzioni abbastanza invasive, possono lasciare strascichi, specialmente se eseguite in tarda età.
Ma esiste una soluzione SPECIFICA e SICURA per contrastare la stasi venosa?
Per contrastare la stasi venosa, la ricerca Wikenfarma ha messo a punto FLEBOKEN, un nutraceutico che combatte il manifestarsi della stasi venosa in maniera fisiologica: interviene direttamente sulla fragilità capillare, contrastando contemporaneamente ritenzione idrica e cellulite.
Fleboken contiene principi attivi ad alto dosaggio che agiscono in maniera sinergica, rafforzando l’uno l’effetto dell’altro: questo nutraceutico è unico nel suo genere perché sfrutta l’effetto della Diosmina micronizzata (in sinergia con gli altri principi attivi) per ottimizzare l’assorbimento, la biodisponibilità e quindi l’efficacia di tutti gli eccipienti. Inoltre, Fleboken non presenta alcun effetto collaterale noto.
La Diosmina, oltre a rafforzare gli effetti degli altri principi attivi presenti, ha innumerevoli proprietà, prima tra tutte quella di aumentare il tono venoso; l’Esperidina, invece, agisce aumentando la resistenza vascolare; la Rutina riduce la permeabilità capillare, mentre l’Ippocastano titolato in Escina ha grandi proprietà antiinfiammatorie e migliora il drenaggio linfatico.
La combinazione di questi principi attivi, oltre a garantire un sollievo immediato, è totalmente sicura per la salute, assicurando la massima biodisponibilità ed arrestando fisiologicamente l’avanzare della stasi venosa.